SETTIMANA DI PASQUA (Foglio Parrocchiale)

Parrocchie dei Comuni di Colazza, Nebbiuno e Pisano:
Settimana santa e Pasqua 2023

Martedì 4 aprile ore 18.00 a Nebbiuno: Confessione comunitaria in S. Giorgio


Giovedì 6 aprile ore 21.00 a Fosseno e Colazza: Messa in coena Domini con la partecipazione dei bambini della prima comunione


Venerdì 7 aprile ore 15.00 a Tapigliano e Colazza: Azione liturgica
Venerdì 7 aprile ore 21.00 a Ghevio: Via Crucis in chiesa


Sabato 8 aprile ore 21.00 a Nebbiuno e Pisano: Solenne veglia pasquale

Domenica 9 aprile, Pasqua di Resurrezione:

  • ore 8.30 a Tapigliano santa messa
  • ore 10.00 a Colazza santa messa
  • ore 10.45 a Fosseno santa messa
  • ore 11.15 a Nebbiuno santa messa
  • ore 17.30 a Pisano santa messa


Lunedì dell’angelo 10 aprile:

ore 11.15 a Nebbiuno

ore 17.30 a Pisano

Confessioni:

Colazza: venerdì 7 ore 16.00-18.00

Pisano: venerdì 7 ore 16.00-18.00

Nebbiuno S. Giorgio: sabato 8 ore 10.00-12.00; 15.00-17.00


ORDINE DEL GIORNO RIUNIONE INSIEME SI PUÒ
MARTEDI’ 4 APRILE, ORE 21.00 PRESSO BIBLIOTECA NEBBIUNO


– PREGHIERA
– LETTURA ED APPROVAZIONE VERBALE 4 MARZO
– CENTRO MISSION. DIOCES. PER ESTATE RAGAZZI IN MISSIONE
– FESTA DEI POPOLI
– CONTRIBUTO A MALALAI
– EVENTO FINE MAGGIO??? FESTA MAMMA ???
– ESAMINA AIUTO CASI LOCALI
– VARIE ED EVENTUALI

Buon anno 2023! (Foglio Parrocchiale e recuperi)

RIUNIONE GRUPPO INSIEME SI PUO’

LUNEDI 16 GENNAIO 2023 ore 21.00 – CASA PARROCCHIALE DI NEBBIUNO


PREGHIERA ECUMENICA Martedì 17 gennaio 2023 – Chiesa Maria Assunta – Ghevio

Imparate e fare il bene, Cercate la giustizia (Isaia 1,17)


Intercessioni di preghiera per il mese vocazionale


Siamo invitati a vivere ciò che siamo: “membra di un unico corpo”. Rispondendo a questa chiamata, in comunione con tutti i cristiani del mondo preghiamo gli uni per gli altri. Custodiscili, Signore.
– Per gli sposi, perché si sentano sostenuti dalla presenza di Gesù nella vita familiare e nell’ordinarietà domestica: Custodiscili, Signore.
– Per i religiosi e le religiose e per tutti i consacrati, perché la fraternità universale alla quale sono chiamati sia segno di promessa, speranza e pace per tutti i popoli: Custodiscili, Signore.
– Per i sacerdoti, perché possano essere annunciatori appassionati del Vangelo nelle vicende quotidiane di quanti incontrano: Custodiscili, Signore.
– Per tutti quei giovani che vivono un tempo di ricerca della propria vocazione, perché incontrino testimoni capaci di accompagnarli nella scoperta della volontà di Dio sulla loro vita: Custodiscili, Signore.
– Per tutte le persone che in questo tempo stanno smarrendo il senso della loro vita e si sentono sopraffatte dalla sofferenza fisica o spirituale, perché possano ritrovare fiducia e speranza: Custodiscili, Signore.
– Per i missionari del Vangelo che vivono in terre ancora schiacciate da conflitti o da crisi sanitarie, perché sappiano custodire e testimoniare la condivisione con i poveri: Custodiscili, Signore


Testamento spirituale di Papa Benedetto XVI

Se in quest’ora tarda della mia vita guardo indietro ai decenni che ho percorso, per prima cosa vedo quante ragioni abbia per ringraziare. Ringrazio prima di ogni altro Dio stesso, il dispensatore di ogni buon dono, che mi ha donato la vita e mi ha guidato attraverso vari momenti di confusione; rialzandomi sempre ogni volta che incominciavo a scivolare e donandomi sempre di nuovo la luce del suo volto. Retrospettivamente vedo e capisco che anche i tratti bui e faticosi di questo cammino sono stati per la mia salvezza e che proprio in essi Egli mi ha guidato bene.
Ringrazio i miei genitori, che mi hanno donato la vita in un tempo difficile e che, a costo di grandi sacrifici, con il loro amore mi hanno preparato una magnifica dimora che, come chiara luce, illumina tutti i miei giorni fino a oggi. La lucida fede di mio padre ha insegnato a noi figli a credere, e come segnavia è stata sempre salda in mezzo a tutte le mie acquisizioni scientifiche; la profonda devozione e la grande bontà di mia madre rappresentano un’eredità per la quale non potrò mai ringraziare abbastanza. Mia sorella mi ha assistito per decenni disinteressatamente e con affettuosa premura; mio fratello, con la lucidità dei suoi giudizi, la sua vigorosa risolutezza e la serenità del cuore, mi ha sempre spianato il cammino; senza questo suo continuo precedermi e accompagnarmi non avrei potuto trovare la via giusta.
Di cuore ringrazio Dio per i tanti amici, uomini e donne, che Egli mi ha sempre posto a fianco; per i collaboratori in tutte le tappe del mio cammino; per i maestri e gli allievi che Egli mi ha dato. Tutti li affido grato alla Sua bontà. E voglio ringraziare il Signore per la mia bella patria nelle Prealpi bavaresi, nella quale sempre ho visto trasparire lo splendore del Creatore stesso. Ringrazio la gente della mia patria perché in loro ho potuto sempre di nuovo sperimentare la bellezza della fede. Prego affinché la nostra terra resti una terra di fede e vi prego, cari compatrioti: non lasciatevi distogliere dalla fede. E finalmente ringrazio Dio per tutto il bello che ho potuto sperimentare in tutte le tappe del mio cammino, specialmente però a Roma e in Italia che è diventata la mia seconda patria.
A tutti quelli a cui abbia in qualche modo fatto torto, chiedo di cuore perdono.
Quello che prima ho detto ai miei compatrioti, lo dico ora a tutti quelli che nella Chiesa sono stati affidati al mio servizio: rimanete saldi nella fede! Non lasciatevi confondere! Spesso sembra che la scienza — le scienze naturali da un lato e la ricerca storica (in particolare l’esegesi della Sacra Scrittura) dall’altro — siano in grado di offrire risultati inconfutabili in contrasto con la fede cattolica. Ho vissuto le trasformazioni delle scienze naturali sin da tempi lontani e ho potuto constatare come, al contrario, siano svanite apparenti certezze contro la fede, dimostrandosi essere non scienza, ma interpretazioni filosofiche solo apparentemente spettanti alla scienza; così come, d’altronde, è nel dialogo con le scienze naturali che anche la fede ha imparato a comprendere meglio il limite della portata delle sue affermazioni, e dunque la sua specificità. Sono ormai sessant’anni che accompagno il cammino della Teologia, in particolare delle Scienze bibliche, e con il susseguirsi delle diverse generazioni ho visto crollare tesi che sembravano incrollabili, dimostrandosi essere semplici ipotesi: la generazione liberale (Harnack, Jülicher ecc.), la generazione esistenzialista (Bultmann ecc.), la generazione marxista. Ho visto e vedo come dal groviglio delle ipotesi sia emersa ed emerga nuovamente la ragionevolezza della fede. Gesù Cristo è veramente la via, la verità e la vita — e la Chiesa, con tutte le sue insufficienze, è veramente il Suo corpo.
Infine, chiedo umilmente: pregate per me, così che il Signore, nonostante tutti i miei peccati e insufficienze, mi accolga nelle dimore eterne. A tutti quelli che mi sono affidati, giorno per giorno va di cuore la mia preghiera.

Benedictus PP XVI

Comunioni (Foglio Parrocchiale)

Nebbiuno Venerdì 13 maggio – CHIUSURA ANNO CATECHISTICO
ORE 16-17 Classi III, V e I media
ORE 15.30-17.30 Classe IV Prove Comunioni e confessioni

Sabato 14 maggio – Prime Confessioni
Dalle ore 9.00 a San Salvatore

Nebbiuno Domenica 15 maggio – Prime Comunioni
Riceveranno la prima Comunione:
Pietro, Emanuele, Lucia, Alessandro, Sara, Stefano, Riccardo, Biancamaria, Jaco, Edoardo, Melissa, Matias

GHEVIO DOMENICA 22 MAGGIO ore 11.15 – PRIME COMUNIONI
Riceveranno la prima Comunione:
Angelica, Arianna, Beatrice, Benedetta, Chiara, Daniele, Elena, Gabriel, Lionel, Martina, Valentina, William


PREGHIERA UPM Martedì 17 maggio ore 21.00
CHIESA MADONNA DI CAMPAGNA – VIA C. DAVICINI – LESA


COMMENTO AL VANGELO
Vi do un comandamento nuovo, che vi amiate gli uni gli altri.
Sì, ma di quale amore? Parola così abusata, parola che a pronunciarla male brucia le labbra, dicevano i rabbini. Noi confondiamo spesso l’amore con un’emozione o un’elemosina, con un gesto di solidarietà o un momento di condivisione.
Amare sovrasta tutto questo, perché contiene il brivido emozionante della scoperta dell’altro, che ti appare non più come un oggetto ma come un evento, come colui che ti dà il gusto del vivere, che spalanca sogni, che ha la forza dolce delle nascite, che ti fa nascere, con il meglio di te. Per amare devo guardare una persona con gli occhi di Dio, quando adotto il suo sguardo luminoso divento capace di scoprirne tutta la bellezza e grandezza e unicità. E da questo si sprigiona fervore, meraviglia, incanto del vivere. Io vado dall’altro come ad una fonte, e mi disseta. Allora lo posso amare, e nell’amore l’altro diventa il mio maestro, colui che mi fa camminare per nuovi sentieri. Allo stesso modo anche i due sposi devono amarsi come due maestri, ciascuno maestro dell’altro, ciascuno messo in cammino verso orizzonti più grandi. Lasciarsi abitare dalle ricchezze dell’altro, e la vita diventa immensamente più felice e libera. Allo stesso modo anche il povero che incontro o lo straniero che bussa alla mia porta li posso guardare come fossero i «nostri signori» (san Vincenzo de Paoli), e imparare quindi a dare come faceva Gesù: non come un ricco ma come un povero che riceve, come un mendicante d’amore. E pensare davanti al povero: sono io il povero, fatto ricco di te, dei tuoi occhi accesi, della tua storia, del tuo coraggio.
Vi do un comandamento nuovo. Non si tratta di una nuova ingiunzione, ma della regola che protegge la vita umana, dove sono riassunti del destino del mondo e la sorte di ognuno: «abbiamo tutti bisogno di molto amore per vivere bene» (Maritain).
Dove sta la novità? Già nell’Antico Testamento era scritto ama Dio con tutto il cuore, ama il prossimo tuo come te stesso.
La novità del comando sta nella parola successiva: Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Non dice quanto vi ho amato, impossibile per noi la sua misura, ma come Gesù, con il suo stile unico, con la sua eleganza gentile, con i capovolgimenti che ha portato, con la sua creatività: ha fatto cose che nessuno aveva fatto mai. I cristiani non sono quelli che amano (lo fanno in molti sotto tutte le latitudini) ma quelli che amano come Gesù: se io vi ho lavato i piedi così fate anche voi, fatelo a partire dai più stanchi, dai più piccoli, i vostri signori…

Come Lui, che non solo è amore, ma esclusivamente amore.


Benvenuto fra noi, don Eraldo!

doneraldo.jpgSiamo molto lieti di dare il benvenuto a Don Eraldo De Agostini che viene a “dare una mano” come collaboratore pastorale nelle nostre Parrocchie dell’Unità Pastorale Missionaria del Vergante. Don Eraldo sarà impegnato in particolare a Pisano e Ghevio.
Originario di Arona, Don Eraldo ha vissuto quasi tutta la sua vita sacerdotale a Verbania prestando servizio prima come educatore e in seguito come direttore del “Chiostro” (Famiglia Studenti); contemporaneamente ha guidato come Amministratore parrocchiale la comunità di Trarego Viggiona per ventotto anni. Ora torna a vivere ad Arona, ma svolgerà la sua attività pastorale presso le nostre comunità dell’Alto Vergante.

Cambiamenti parrocchie Pisano e Ghevio

vescovostemma
Il Vescovo di Novara

Carissimo don Claudio Leonardi,

            ti prego di leggere alla messa festiva di domenica 26 maggio 2019 delle parrocchie di San Eusebio in Pisano e di Maria Vergine Assunta in Ghevio di Meina, il seguente messaggio: 

Carissimi,

dopo la rinuncia alla guida delle vostre parrocchie del caro don Arnaldo Giulini, dallo scorso 1° marzo siete stati accompagnati nel cammino pastorale e liturgico da don Francesco Gagliazzi. Desidero di cuore ringraziarlo per il suo servizio, che generosamente si è aggiunto ai molti impegni nella parrocchia di Arona.

Ora, dopo aver sentito il Consiglio Episcopale Novarese, ed essermi confrontato anche con i preti della vostra UPM, ho deciso di proporre la guida pastorale delle vostre comunità a due sacerdoti che già ben conoscete: don Maurizio Medina e don Marco Annovazzi.

A partire dal 1° giugno 2019, don Maurizio assumerà quindi l’incarico di parroco di Pisano, mantenendo anche il suo impegno nelle parrocchie di Nebbiuno, Colazza e Tapigliano-Fosseno.

Dalla stessa data, don Marco sarà parroco di Ghevio, conservando anche la guida delle parrocchie di Invorio e il compito di Moderatore di tutta la vostra UPM.

Aumentando notevolmente il carico pastorale dei nostri sacerdoti è richiesto naturalmente a tutte le comunità una sempre maggior disponibilità, sia a continuare a lavorare insieme, come lodevolmente già fate da tempo, sia ad una ulteriore revisione della distribuzione degli orari delle celebrazioni liturgiche nelle diverse parrocchie.

Accompagno le vostre comunità nella preghiera e invoco lo Spirito perché ogni battezzato, per la sua parte, si senta inviato nella missione di testimonianza e annuncio del Vangelo.

Vi saluta con affetto il Vostro Vescovo

vescovofirma

Vescovo di Novara

Novara, 23 maggio 2019

Via Puccini, 11 – 28100 Novara – Tel. 0321 661623 – mail: vescovado@diocesinovara.it

Date importanti per i Cresimandi

Sabato 13 ottobre dalle 10.00 alle 17.45:
giornata di ritiro in preparazione alla Santa Cresima a Vezzo
(presso la Casa di Nazareth – Via Panorama 47)
Per chi desidera salire in gruppo: partenza da CaGiò ore 09.30
I Padri di Nazareth offrono una pastasciutta (contributo spese € 5.00)
Dalle ore 17.00: Santa Messa con consegna domanda di Cresime

Domenica 21 ottobre ore 11.00:
Nebbiuno, Massino e Pisano: presenza dei cresimandi alla Santa Messa con consegna di un segnalibro pro-missioni

Venerdì 26 ottobre dalle ore 18.00:
per i ragazzi (e dalle ore 20.00 per i genitori) a Ghevio per le prove delle Cresime

Domenica 28 ottobre ore 15.00:
Sante Cresime a Ghevio-Silvera

AVVISI

Domenica 22 ottobre: Vendita di matite pro Ciad dai cresimandi al termine delle messe di Nebbiuno, Ghevio, Massino, Tapigliano e Lesa.

Martedì 24 ottobre: Riunione Unità Pastorale Missionaria alle ore 21.00 nella casa parrocchiale di Invorio.

Mercoledì 25 ottobre: Riunione genitori prima media per il catechismo 2017-2018 (Unione Parrocchie Massino e Nebbiuno) alle ore 21.00 in Cagiò a Massino Visconti.

Resoconto: CRESIME A BELGIRATE E GHEVIO

Cresime Belgirate

BELGIRATE

Domenica 28 maggio, nella chiesa di Belgirate risplendente di luci e adorna di fiori, sedici ragazzi appartenenti all’Unione di Parrocchie di Lesa-Belgirate hanno ricevuto il Sacramento della Cresima. I loro volti e i loro nomi erano già stati presentati nel manifesto che annunciava l’evento, ma la risposta di ciascuno (“Eccomi!”) alla chiamata del Signore è avvenuta nel corso della celebrazione. Al loro ingresso processionale, accompagnati dal celebrante delegato dal Vescovo, don Brunello Floriani, hanno trovato una chiesa gremita di comuni fedeli e di parenti e amici quale da tempo non si vedeva.

In un’atmosfera di gioioso raccoglimento, la liturgia della Messa è stata solennizzata dall’omelia del delegato episcopale, rivolta ad attualizzare, in particolare per i ragazzi, il significato dell’Ascensione del Signore, che salendo al cielo ci ha garantito la presenza e l’aiuto dello Spirito Santo. I momenti culminanti infatti sono stati l’invocazione dello Spirito Santo con l’imposizione delle mani e l’unzione con il Sacro Crisma, che danno ai cresimati la forza soprannaturale di iniziare a testimoniare le fede nel Signore come cristiani adulti, con continuità e speranza.

Andrea, Dylan, Elisa, Emanuele, Giovanni, Giulia, Jesse, Karen, Kevin, Leonardo, Nicolò, Samuele, Sofia, Stefano, Umberto, Vittoria. Questi i nomi dei sedici ragazzi, accompagnati in quest’ultimo anno di percorso catechistico da Elisa e Sofia.

cresima ghevio

GHEVIO

Don Brunello Floriani ha amministrato il sacramento della cresima, domenica 28 maggio nella chiesa dell’Assunta di Ghevio, a 23 ragazzi delle parrocchie dell’Alto Vergante.

Questi i nomi dei ragazzi: Dennis, Giulia, Luca, Tommaso, viola, Giulia, Asia, Andrea miguel, Lorenzo, Jacopo, Giovanni, Alessio, Alice, Elena, Margherita, Elisa, Elena, Virginia, Francesca, Lucia, Emma ed Alessandra.

A tutti loro tantissimi auguri e l’invito, consegnato a ciascuno dai ragazzi più grandi, a proseguire il proprio cammino con il percorso post Cresima.

vergante email

Salva