30 aprile Arona: Incontro Azione Cattolica

Azione Cattolica – Diocesi di Novara

DOMENICA 30 APRILE 2023 – 4° TAPPA Incontri formativi adulti 2022-23
Sala polivalente Teatro San Carlo presso l’Oratorio (Via Don Minzoni, 17) ARONA (NO)

“Tra più voci”: Il film “LA LETTERA” vuole evidenziare come l’ascolto di TUTTE LE VOCI sia la chiave per un dialogo autentico e fecondo.

PROGRAMMA
Ore 15,00 Accoglienza e presentazione del film
Ore 15,30 Proiezione del film La Lettera
Ore 16,50 Breve pausa
Ore 17,00 Condivisione dei pensieri e dei legami emersi
Saluto e conclusione

Azione Cattolica – Diocesi di Novara azionecattolica@diocesinovara.it – tel. 0321 661645

Buon anno 2023! (Foglio Parrocchiale e recuperi)

RIUNIONE GRUPPO INSIEME SI PUO’

LUNEDI 16 GENNAIO 2023 ore 21.00 – CASA PARROCCHIALE DI NEBBIUNO


PREGHIERA ECUMENICA Martedì 17 gennaio 2023 – Chiesa Maria Assunta – Ghevio

Imparate e fare il bene, Cercate la giustizia (Isaia 1,17)


Intercessioni di preghiera per il mese vocazionale


Siamo invitati a vivere ciò che siamo: “membra di un unico corpo”. Rispondendo a questa chiamata, in comunione con tutti i cristiani del mondo preghiamo gli uni per gli altri. Custodiscili, Signore.
– Per gli sposi, perché si sentano sostenuti dalla presenza di Gesù nella vita familiare e nell’ordinarietà domestica: Custodiscili, Signore.
– Per i religiosi e le religiose e per tutti i consacrati, perché la fraternità universale alla quale sono chiamati sia segno di promessa, speranza e pace per tutti i popoli: Custodiscili, Signore.
– Per i sacerdoti, perché possano essere annunciatori appassionati del Vangelo nelle vicende quotidiane di quanti incontrano: Custodiscili, Signore.
– Per tutti quei giovani che vivono un tempo di ricerca della propria vocazione, perché incontrino testimoni capaci di accompagnarli nella scoperta della volontà di Dio sulla loro vita: Custodiscili, Signore.
– Per tutte le persone che in questo tempo stanno smarrendo il senso della loro vita e si sentono sopraffatte dalla sofferenza fisica o spirituale, perché possano ritrovare fiducia e speranza: Custodiscili, Signore.
– Per i missionari del Vangelo che vivono in terre ancora schiacciate da conflitti o da crisi sanitarie, perché sappiano custodire e testimoniare la condivisione con i poveri: Custodiscili, Signore


Testamento spirituale di Papa Benedetto XVI

Se in quest’ora tarda della mia vita guardo indietro ai decenni che ho percorso, per prima cosa vedo quante ragioni abbia per ringraziare. Ringrazio prima di ogni altro Dio stesso, il dispensatore di ogni buon dono, che mi ha donato la vita e mi ha guidato attraverso vari momenti di confusione; rialzandomi sempre ogni volta che incominciavo a scivolare e donandomi sempre di nuovo la luce del suo volto. Retrospettivamente vedo e capisco che anche i tratti bui e faticosi di questo cammino sono stati per la mia salvezza e che proprio in essi Egli mi ha guidato bene.
Ringrazio i miei genitori, che mi hanno donato la vita in un tempo difficile e che, a costo di grandi sacrifici, con il loro amore mi hanno preparato una magnifica dimora che, come chiara luce, illumina tutti i miei giorni fino a oggi. La lucida fede di mio padre ha insegnato a noi figli a credere, e come segnavia è stata sempre salda in mezzo a tutte le mie acquisizioni scientifiche; la profonda devozione e la grande bontà di mia madre rappresentano un’eredità per la quale non potrò mai ringraziare abbastanza. Mia sorella mi ha assistito per decenni disinteressatamente e con affettuosa premura; mio fratello, con la lucidità dei suoi giudizi, la sua vigorosa risolutezza e la serenità del cuore, mi ha sempre spianato il cammino; senza questo suo continuo precedermi e accompagnarmi non avrei potuto trovare la via giusta.
Di cuore ringrazio Dio per i tanti amici, uomini e donne, che Egli mi ha sempre posto a fianco; per i collaboratori in tutte le tappe del mio cammino; per i maestri e gli allievi che Egli mi ha dato. Tutti li affido grato alla Sua bontà. E voglio ringraziare il Signore per la mia bella patria nelle Prealpi bavaresi, nella quale sempre ho visto trasparire lo splendore del Creatore stesso. Ringrazio la gente della mia patria perché in loro ho potuto sempre di nuovo sperimentare la bellezza della fede. Prego affinché la nostra terra resti una terra di fede e vi prego, cari compatrioti: non lasciatevi distogliere dalla fede. E finalmente ringrazio Dio per tutto il bello che ho potuto sperimentare in tutte le tappe del mio cammino, specialmente però a Roma e in Italia che è diventata la mia seconda patria.
A tutti quelli a cui abbia in qualche modo fatto torto, chiedo di cuore perdono.
Quello che prima ho detto ai miei compatrioti, lo dico ora a tutti quelli che nella Chiesa sono stati affidati al mio servizio: rimanete saldi nella fede! Non lasciatevi confondere! Spesso sembra che la scienza — le scienze naturali da un lato e la ricerca storica (in particolare l’esegesi della Sacra Scrittura) dall’altro — siano in grado di offrire risultati inconfutabili in contrasto con la fede cattolica. Ho vissuto le trasformazioni delle scienze naturali sin da tempi lontani e ho potuto constatare come, al contrario, siano svanite apparenti certezze contro la fede, dimostrandosi essere non scienza, ma interpretazioni filosofiche solo apparentemente spettanti alla scienza; così come, d’altronde, è nel dialogo con le scienze naturali che anche la fede ha imparato a comprendere meglio il limite della portata delle sue affermazioni, e dunque la sua specificità. Sono ormai sessant’anni che accompagno il cammino della Teologia, in particolare delle Scienze bibliche, e con il susseguirsi delle diverse generazioni ho visto crollare tesi che sembravano incrollabili, dimostrandosi essere semplici ipotesi: la generazione liberale (Harnack, Jülicher ecc.), la generazione esistenzialista (Bultmann ecc.), la generazione marxista. Ho visto e vedo come dal groviglio delle ipotesi sia emersa ed emerga nuovamente la ragionevolezza della fede. Gesù Cristo è veramente la via, la verità e la vita — e la Chiesa, con tutte le sue insufficienze, è veramente il Suo corpo.
Infine, chiedo umilmente: pregate per me, così che il Signore, nonostante tutti i miei peccati e insufficienze, mi accolga nelle dimore eterne. A tutti quelli che mi sono affidati, giorno per giorno va di cuore la mia preghiera.

Benedictus PP XVI