La Quaresima è tempo propizio per riscoprire il nostro legame con il Signore.
MARTEDÌ 28 febbraio mediteremo insieme sulle vicende dei Patriarchi: alle ore 19.00 dopo la Messa nella Chiesa di S. Giorgio a Nebbiuno.
VENERDÌ 3 marzo vivremo insieme la Via Crucis alle 9.30 nella Chiesa di S. Bernardo in Colazza e alle ore 18.00 prima della Messa nella Chiesa dei SS. Nazzaro e Celso a Corciago.
Attenzione! Causa lavori a Pisano, la Via Crucis e la Messa del venerdì vengono spostate a Corciago.
Fosseno 4 febbraio, Sant’Agata 2023 Nella foto una rappresentanza della corale di Nebbiuno intervenuta per animare la Celebrazione.
Martedì 14 febbraio: Santi Cirillo, monaco – Metodio, vescovo, Patroni d’Europa Cirillo e Metodio furono diversi per carattere ed educazione ricevuta. Ritrovatisi verso l’860 per il comune desiderio di vita religiosa, divenuti sacerdoti furono inviati nell’862 a predicare la fede in Moravia. Entrambi prepararono un particolare alfabeto (detto poi “cirillico”) per tradurre in segni i suoni della lingua slava. Furono artefici dell’alfabettizazione e della cristianizzazione dei popoli slavi per i quali tradussero la Bibbia e la Liturgia Cattolica. Accusati da alcuni invidiosi furono denunciati a Roma e qui richiamati. Ottenuta l’approvazione del Sommo Pontefice, Metodio fu proclamato vescovo e poté tornare in Moravia, mentre Cirillo morì nella città eterna il 14 febbraio 869. Sedici anni dopo, il 6 aprile 885 a Velehrad nella vecchia Cecoslovacchia, anche Metodio salì alla gloria dei cieli. Entrambi furono proclamati, insieme a San Benedetto Abate, Patroni d’Europa da Giovanni Paolo II il 31 dicembre 1980.
Mercoledì 22 febbraio: Le Ceneri Con le Ceneri inizia la Quaresima, il periodo di quaranta giorni che precede la Pasqua, in cui si è invitati alla conversione. È rimasto come giorno principale di digiuno e astinenza dalle carni assieme al Venerdì Santo. Dopo che Giovanni fu arrestato, Gesù venne in Galilea, predicando il Vangelo di Dio. Diceva: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è giunto: convertitevi e credete al Vangelo” (Mc 1, 1-15) Dal brano del Vangelo di Marco è tratta la formula che accompagna l’imposizione delle Sacre Ceneri, consentita per tutte le celebrazioni del giorno. La cenere con cui ci si cosparge il capo ricorre spesso nel testo biblico. Indica la fragile condizione dell’uomo di fronte al Signore, come evidenzia Abramo che parla a Dio nella Genesi: Riprese Abramo e disse: “Ecco che ricomincio a parlare al mio Signore, io che sono polvere e cenere…” (Gen 18,27). La formula che le accompagna, nel tempo, è cambiata: in origine era “ricordati che sei polvere e polvere ritornerai”, tratto dal libro della Genesi.
22 gennaio – Solennità di S. Gaudenzio, Patrono della Diocesi di Novara
Gaudenzio, guarda con benevolenza le nostre famiglie e rendile serene e stabili; proteggi la tua Città e fa che sia unita e degna della sua storia di fede e prosperità. Conforta coloro che soffrono, muovi il cuore di chi è lontano dalla fede, benedici tutti coloro che ti invocano. Per Gesù Cristo nostro Signore. Amen!
CHIAMATI A RISPONDERE ALLO SGUARDO DI DIO Dal sussidio per il mese delle vocazioni di Papa Francesco
Lo sguardo amorevole e creativo di Dio ci ha raggiunti in modo del tutto singolare in Gesù. Parlando del giovane ricco, l’evangelista Marco annota: «Gesù fissò lo sguardo su di lui, lo amò» (10,21). Su ciascuno e ciascuna di noi si posa questo sguardo di Gesù pieno di amore.
Fratelli e sorelle, lasciamoci toccare da questo sguardo e lasciamoci portare da Lui oltre noi stessi! E impariamo a guardarci anche l’un altro in modo che le persone con cui viviamo e che incontriamo — chiunque esse siano — possano sentirsi accolte e scoprire che c’è Qualcuno che le guarda con amore e le invita a sviluppare tutte le loro potenzialità.
La nostra vita cambia, quando accogliamo questo sguardo. Tutto diventa un dialogo vocazionale, tra noi e il Signore, ma anche tra noi e gli altri. Un dialogo che, vissuto in profondità, ci fa diventare sempre più quelli che siamo: nella vocazione al sacerdozio ordinato, per essere strumento della grazia e della misericordia di Cristo; nella vocazione alla vita consacrata, per essere lode di Dio e profezia di nuova umanità; nella vocazione al matrimonio, per essere dono reciproco e generatori ed educatori della vita. In generale, in ogni vocazione e ministero nella Chiesa, che ci chiama a guardare gli altri e il mondo con gli occhi di Dio, per servire il bene e diffondere l’amore, con le opere e con le parole.
Vorrei qui menzionare, al riguardo, l’esperienza del dott. José Gregorio Hernández Cisneros. Mentre lavorava come medico a Caracas in Venezuela, volle farsi terziario francescano. Più tardi, pensò di diventare monaco e sacerdote, ma la salute non glielo permise. Comprese allora che la sua chiamata era proprio la professione medica, nella quale egli si spese in particolare per i poveri. Allora, si dedicò senza riserve agli ammalati colpiti dall’epidemia di influenza detta “spagnola”, che allora dilagava nel mondo. Morì investito da un’automobile, mentre usciva da una farmacia dove aveva procurato medicine per una sua anziana paziente. Testimone esemplare di cosa vuol dire accogliere la chiamata del Signore e aderirvi in pienezza, è stato beatificato un anno fa.
LUNEDI 16 GENNAIO 2023 ore 21.00 – CASA PARROCCHIALE DI NEBBIUNO
PREGHIERA ECUMENICA Martedì 17 gennaio 2023 – Chiesa Maria Assunta – Ghevio
Imparate e fare il bene, Cercate la giustizia (Isaia 1,17)
Intercessioni di preghiera per il mese vocazionale
Siamo invitati a vivere ciò che siamo: “membra di un unico corpo”. Rispondendo a questa chiamata, in comunione con tutti i cristiani del mondo preghiamo gli uni per gli altri. Custodiscili, Signore. – Per gli sposi, perché si sentano sostenuti dalla presenza di Gesù nella vita familiare e nell’ordinarietà domestica: Custodiscili, Signore. – Per i religiosi e le religiose e per tutti i consacrati, perché la fraternità universale alla quale sono chiamati sia segno di promessa, speranza e pace per tutti i popoli: Custodiscili, Signore. – Per i sacerdoti, perché possano essere annunciatori appassionati del Vangelo nelle vicende quotidiane di quanti incontrano: Custodiscili, Signore. – Per tutti quei giovani che vivono un tempo di ricerca della propria vocazione, perché incontrino testimoni capaci di accompagnarli nella scoperta della volontà di Dio sulla loro vita: Custodiscili, Signore. – Per tutte le persone che in questo tempo stanno smarrendo il senso della loro vita e si sentono sopraffatte dalla sofferenza fisica o spirituale, perché possano ritrovare fiducia e speranza: Custodiscili, Signore. – Per i missionari del Vangelo che vivono in terre ancora schiacciate da conflitti o da crisi sanitarie, perché sappiano custodire e testimoniare la condivisione con i poveri: Custodiscili, Signore
Testamento spirituale di Papa Benedetto XVI
Se in quest’ora tarda della mia vita guardo indietro ai decenni che ho percorso, per prima cosa vedo quante ragioni abbia per ringraziare. Ringrazio prima di ogni altro Dio stesso, il dispensatore di ogni buon dono, che mi ha donato la vita e mi ha guidato attraverso vari momenti di confusione; rialzandomi sempre ogni volta che incominciavo a scivolare e donandomi sempre di nuovo la luce del suo volto. Retrospettivamente vedo e capisco che anche i tratti bui e faticosi di questo cammino sono stati per la mia salvezza e che proprio in essi Egli mi ha guidato bene. Ringrazio i miei genitori, che mi hanno donato la vita in un tempo difficile e che, a costo di grandi sacrifici, con il loro amore mi hanno preparato una magnifica dimora che, come chiara luce, illumina tutti i miei giorni fino a oggi. La lucida fede di mio padre ha insegnato a noi figli a credere, e come segnavia è stata sempre salda in mezzo a tutte le mie acquisizioni scientifiche; la profonda devozione e la grande bontà di mia madre rappresentano un’eredità per la quale non potrò mai ringraziare abbastanza. Mia sorella mi ha assistito per decenni disinteressatamente e con affettuosa premura; mio fratello, con la lucidità dei suoi giudizi, la sua vigorosa risolutezza e la serenità del cuore, mi ha sempre spianato il cammino; senza questo suo continuo precedermi e accompagnarmi non avrei potuto trovare la via giusta. Di cuore ringrazio Dio per i tanti amici, uomini e donne, che Egli mi ha sempre posto a fianco; per i collaboratori in tutte le tappe del mio cammino; per i maestri e gli allievi che Egli mi ha dato. Tutti li affido grato alla Sua bontà. E voglio ringraziare il Signore per la mia bella patria nelle Prealpi bavaresi, nella quale sempre ho visto trasparire lo splendore del Creatore stesso. Ringrazio la gente della mia patria perché in loro ho potuto sempre di nuovo sperimentare la bellezza della fede. Prego affinché la nostra terra resti una terra di fede e vi prego, cari compatrioti: non lasciatevi distogliere dalla fede. E finalmente ringrazio Dio per tutto il bello che ho potuto sperimentare in tutte le tappe del mio cammino, specialmente però a Roma e in Italia che è diventata la mia seconda patria. A tutti quelli a cui abbia in qualche modo fatto torto, chiedo di cuore perdono. Quello che prima ho detto ai miei compatrioti, lo dico ora a tutti quelli che nella Chiesa sono stati affidati al mio servizio: rimanete saldi nella fede! Non lasciatevi confondere! Spesso sembra che la scienza — le scienze naturali da un lato e la ricerca storica (in particolare l’esegesi della Sacra Scrittura) dall’altro — siano in grado di offrire risultati inconfutabili in contrasto con la fede cattolica. Ho vissuto le trasformazioni delle scienze naturali sin da tempi lontani e ho potuto constatare come, al contrario, siano svanite apparenti certezze contro la fede, dimostrandosi essere non scienza, ma interpretazioni filosofiche solo apparentemente spettanti alla scienza; così come, d’altronde, è nel dialogo con le scienze naturali che anche la fede ha imparato a comprendere meglio il limite della portata delle sue affermazioni, e dunque la sua specificità. Sono ormai sessant’anni che accompagno il cammino della Teologia, in particolare delle Scienze bibliche, e con il susseguirsi delle diverse generazioni ho visto crollare tesi che sembravano incrollabili, dimostrandosi essere semplici ipotesi: la generazione liberale (Harnack, Jülicher ecc.), la generazione esistenzialista (Bultmann ecc.), la generazione marxista. Ho visto e vedo come dal groviglio delle ipotesi sia emersa ed emerga nuovamente la ragionevolezza della fede. Gesù Cristo è veramente la via, la verità e la vita — e la Chiesa, con tutte le sue insufficienze, è veramente il Suo corpo. Infine, chiedo umilmente: pregate per me, così che il Signore, nonostante tutti i miei peccati e insufficienze, mi accolga nelle dimore eterne. A tutti quelli che mi sono affidati, giorno per giorno va di cuore la mia preghiera.
Preghiera di Giovanni Paolo II per Natale e sul sentimento di pace e fratellanza che dovrebbe scaturire da questi giorni
Asciuga, Bambino Gesù, le lacrime dei fanciulli! accarezza il malato e l’anziano! Spingi gli uomini a deporre le armi e a stringersi in un universale abbraccio di pace! Invita i popoli, misericordioso Gesù, ad abbattere i muri creati dalla miseria e dalla disoccupazione, dall’ignoranza e dall’indifferenza, dalla discriminazione e dall’intolleranza. Sei Tu, Divino Bambino di Betlemme, che ci salvi liberandoci dal peccato. Sei Tu il vero e unico Salvatore, che l’umanità spesso cerca a tentoni. Dio della Pace, dono di pace all’intera umanità, vieni a vivere nel cuore di ogni uomo e di ogni famiglia. Sii Tu la nostra pace e la nostra gioia! Amen.
“È nel dare che riceviamo” – San Francesco d’Assisi
Il 16 dicembre, nella Chiesa di San Giorgio, i ragazzi del catechismo di Nebbiuno e Pisano hanno dato vita ad uno spettacolo sulla vita di San Francesco d’Assisi per ricordare a tutti il sempre attuale messaggio di carità e di amore.
Al termine della rappresentazione i bambini hanno distribuito al numeroso pubblico un TAU, raccogliendo un’offerta libera per una famiglia in difficoltà e certi dell’aiuto divino si è invitata la Comunità a recitare nelle proprio case una preghiera sicuri della grande forza che essa possiede.
Giuseppe, uomo dei sogni Tra i custodi dell’attesa è il momento di Giuseppe, uomo dei sogni e delle mani callose: la sua casa e i suoi sogni narrano una storia d’amore, i suoi dubbi e il cuore ferito raccontano un’umanissima storia di attese e di crisi. Prima che andassero a vivere insieme, Maria si trovò incinta… Allora Giuseppe pensò di ripudiarla in segreto. Di nascosto. È l’unico modo che ha trovato per salvare Maria dal rischio della lapidazione, perché la ama, lei gli ha occupato la vita, il cuore, perfino i sogni. Da chi ha imparato Gesù ad opporsi alla legge antica, a mettere la persona prima delle regole, se non sentendo raccontare da Giuseppe la storia di quell’amore che lo ha fatto nascere? Come ha imparato Gesù a scegliere la parola “abbà” per chiamare Dio Padre, se non davanti a quell’uomo dagli occhi e dal cuore profondi? Chiamando Giuseppe “abbà”, papà, ha imparato che cosa evochi quel nome dolce e fortissimo, come sia rivelazione del volto d’amore di Dio. Giuseppe che non parla mai, di cui il vangelo non ricorda neppure una parola, uomo silenzioso e coraggioso, concreto e libero, sognatore: le sorti del mondo sono affidate ai suoi sogni. Perché l’uomo giusto ha gli stessi sogni di Dio. Ci vuole coraggio per sognare, non solo fantasia. Il Vangelo riporta ben quattro sogni di Giuseppe, sogni di parole. E ogni volta si tratta di un annunzio parziale, incompleto (prendi il bambino e sua madre e fuggi…) ogni volta una profezia breve, troppo breve, senza un orizzonte chiaro, senza la data del ritorno. Eppure sufficiente per stringere a sé la madre e il bambino, per mettersi in viaggio verso l’Egitto e poi per riprendere la strada di casa. È la via imperfetta dei giusti e perfino dei profeti, anzi di ogni credente. Anche noi avremo tanta luce quanta ne basta a un solo passo, e poi la luce si rinnoverà, come i sogni di Giuseppe. Avremo tanto coraggio quanto ne serve ad affrontare la prima notte. Poi il coraggio si rinnoverà, come gli angeli del giusto Giuseppe.
– Padre Ermes Ronchi
CONFESSIONI per NATALE, Sabato 24: Pisano – dalle 15.00 alle 17.00 Colazza, S. Bernardo – dalle 10.00 alle 12.00 Nebbiuno – dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.00
SERATA DI PREGHIERA IN UPM – Martedì 20 dicembre, Meina, chiesa parrocchiale ore 21
Venerdì 16 Dicembre in San Giorgio a Nebbiuno, dalle ore 20.00: Concerto degli allievi del Corso di Musica della Sala Maestra Donati: “Francesco” Seguirà lo Spettacolo di Natale con la partecipazione dei ragazzi del Catechismo Al termine un “dolce” scambio di auguri!! Don Maurizio con i ragazzi del Catechismo, i Catechisti e i Piantasogni Vi augurano Buon Natale!
AVVENTO 2022 – Camminiamo insieme
Proposta di solidarietà In aiuto alla Prelatura di São Félix do Araguaia, nello stato del Mato Grosso, in Brasile, di cui è Vescovo il novarese Dom Adriano Ciocca Vasino, dove vivono numerosi popoli indigeni minacciati dall’agroindustria che avanza sul territorio distruggendo la foresta e invadendo i loro territori. Attualmente ci sono sei religiose che si dedicano ai popoli indigeni. Sosteniamo la loro presenza e il loro aiuto a questi popoli.
DOMENICA 11 dicembre – RITIRO: Un pomeriggio di pace – Invorio, chiesa parrocchiale, ore 15.00 – 17.30
In ascolto di don Paolo Milani, per meditare, pregare, sostare, in vista del Natale. Possibilità di vivere le Confessioni. Per chi desidera, c’è la possibilità di pranzare assieme presso l’oratorio di Invorio (ognuno porta qualcosa da condividere)
MARTEDI’ 20 dicembre – Serata di preghiera in UPM – Meina, chiesa parrocchiale, ore 21.00 Per fare posto in noi alla venuta di Gesù.
Unità Pastorale Missionaria del Vergante CAMMINO DI PREGHIERA 2022/2023
24.10.2022 ore 21: VENERAZIONE DELLA CROCE Massino, chiesa S. Michele
22.11.2022 ore 21: ADORAZIONE EUCARISTICA Pisano, chiesa parrocchiale
20.12.2022 ore 21: PREGHIERA DI AVVENTO Meina, chiesa parrocchiale
17.01.2023 ore 21: PREGHIERA ECUMENICA Ghevio, chiesa parrocchiale
14.02.2023 ore 21: ADORAZIONE EUCARISTICA Lesa, chiesa parrocchiale
21.03.2023 ore 21: VENERAZIONE DELLA CROCE Invorio, chiesa S. Marta
31.03.2023 ore 21: VIA CRUCIS Tapigliano, chiesa parrocchiale
02.05.2023 ore 21: PREGHIERA MARIANA Lesa, Madonna di Campagna
06.06.2023 ore 21: VENERAZIONE DELLA CROCE Belgirate, chiesa S. Maria
«Dove due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro» (Mt 18,15-20)
LETTURA E MEDITAZIONE DELLA PAROLA DI DIO
PROMESSA, PROFEZIA, COMPIMENTO: Leggere la storia con la Parola
Inizio del cammino: Profezia e profeti, con don Francesco Bargellini 25 ottobre 2022 ore 20.45, Chiesa di San Marco, Borgomanero
8 novembre: E Dio disse… e l’uomo dispone
13 dicembre: Storia pregata
10 gennaio: Il bene paga. Deuteronomio e dintorni
14 febbraio: Profeta mio malgrado
14 marzo: Tutto è perduto. Letture apocalittiche
11 aprile: Chiesa di Cristo, profezia di compimento
9 maggio: Quello che vedi, scrivilo
13 giugno: Dov’è la sua venuta?
Tutti gli incontri si terranno presso la Chiesa del Sacro Cuore, Viale Zoppis 16 a Borgomanero dalle 20.45 alle 22.00.
A cura dell’équipe biblica del Vicariato di Arona – Borgomanero– La Chiesa della Bibbia
SPOSI IN CAMMINO: VERSO L’ALTRO
Sposi in Cammino è un progetto di accompagnamento per coppie che desiderano crescere e, camminando insieme, costruire basi solide per una sana famiglia cristiana.
20 novembre: Emozionarsi in coppia. Ca’ Giò di Massino Visconti ore 14:30 – 18:30
22 gennaio: Non parlarmi non ti sento. Ca’ Giò di Massino Visconti ore 14:30 – 18:30
26 febbraio: Misericordia e perdono. Casa di Nazareth (Vezzo) ore 09:30 – 16:30. Alle ore 17.00 Santa Messa
26 marzo: Le interferenze. Ca’ Giò di Massino Visconti ore 14:30 – 18:30
7 maggio: La coppia in uscita. Ca’ Giò di Massino Visconti ore 14:30 – 18:30 ore 09:30 – 16:30. Alle ore 17.00 Santa Messa
19-20-21 maggio: Esercizi Spirituali diocesani
DURANTE GLI INCONTRI E’ PREVISTA ANIMAZIONE PER I RAGAZZI E UN SERVIZIO DI BABY SITTING PER I BAMBINI.