II Domenica di Pasqua – Divina Misericordia (Foglietto Parrocchiale)

«Mio Signore e mio Dio!»
«Accosta la tua mano, tocca le cicatrici dei chiodi e non essere incredulo, ma credente». Alleluia!»

L’ANNUNCIO DI PASQUA: ANDARE IN GALILEA

Accogliamo anche noi l’invito di Pasqua : andiamo in Galilea dove il Signore Risorto ci precede. Ma cosa significa “andare in Galilea”?
Andare in Galilea significa, anzitutto, ricominciare. Per i discepoli è ritornare nel luogo dove per la prima volta il Signore li ha cercati e li ha chiamati a seguirlo. È il luogo del primo incontro e il luogo del primo amore. Da quel momento, lasciate le reti, essi hanno seguito Gesù, ascoltando la sua predicazione e assistendo ai prodigi che compiva. Eppure, pur stando sempre con Lui, non lo hanno compreso fino in fondo, spesso hanno frainteso le sue parole e davanti alla croce sono scappati, lasciandolo solo.
Malgrado questo fallimento, il Signore Risorto si presenta come Colui che, ancora una volta, li precede in Galilea; li precede, cioè sta davanti a loro. Li chiama e li richiama a seguirlo, senza mai stancarsi. Il Risorto sta dicendo loro: “Ripartiamo da dove abbiamo iniziato. Ricominciamo. Vi voglio nuovamente con me, nonostante e oltre tutti i fallimenti”. In questa Galilea impariamo lo stupore dell’amore infinito del Signore, che traccia sentieri nuovi dentro le strade delle nostre sconfitte. E così è il Signore: traccia sentieri nuovi dentro le strade delle nostre sconfitte. Lui è così e ci invita in Galilea per fare questo.
Ecco il primo annuncio di Pasqua : è possibile ricominciare sempre, perché sempre c’è una vita nuova che Dio è capace di far ripartire in noi al di là di tutti i nostri fallimenti. Anche dalle macerie del nostro cuore – ognuno di noi sa, conosce le macerie del proprio cuore – anche dalle macerie del nostro cuore Dio può costruire un’opera d’arte, anche dai frammenti rovinosi della nostra umanità Dio prepara una storia nuova. Egli ci precede sempre : nella croce della sofferenza, della desolazione e della morte, così come nella gloria di una vita che risorge, di una storia che cambia, di una speranza che rinasce. E in questi mesi bui di pandemia sentiamo il Signore risorto che ci invita a ricominciare, a non perdere mai la speranza.
Apre vie nuove dove sembra che non ci siano, ci spinge ad andare controcorrente rispetto al rimpianto e al “già visto”. Egli ha piantato la sua presenza nel cuore del mondo e invita anche noi a superare le bar-riere dentro e fuori di noi. Riconosciamolo presente nelle nostre Galilee, nella vita di tutti i giorni. Con Lui, la vita cambierà. Perché il Signore ci precede sempre, cammina sempre davanti a noi. E, con Lui, sempre la vita ricomincia.
Papa Francesco, Omelia veglia pasquale 2021

Preghiera di Affidamento alla DIVINA MISERICORDIA di San Giovanni Paolo II

Dio, Padre misericordioso, che hai rivelato il Tuo amore
nel Figlio tuo Gesù Cristo, e l’hai riversato su di noi nello Spirito Santo, Consolatore, Ti affidiamo oggi i destini del mondo
e di ogni uomo.
Chinati su di noi peccatori, risana la nostra debolezza, sconfiggi ogni male, fa’ che tutti gli abitanti della terra
sperimentino la tua misericordia, affinché in Te, Dio Uno e Trino, trovino sempre la fonte della speranza.
Eterno Padre,
per la dolorosa Passione e la Risurrezione del tuo Figlio, abbi misericordia di noi e del mondo intero!
Amen