Il 25 novembre, ultima domenica dell’anno liturgico, si celebra la Solennità di Cristo
Re dell’Universo.
Quel giorno, il tuo giudizio, Gesù, spiazzerà tutti, buoni e cattivi, perché nessuno si aspetterà di essere giudicato su gesti di carità e di solidarietà, azioni concrete che hanno a che fare con la fame e con la sete, con la mancanza di alloggio e di vestito, con la malattia e con ogni situazione difficile. E, contrariamente a quanto si ritiene da parte dei più, l’omissione apparirà in tutta la sua evidente colpevolezza, come una mancanza decisiva che ci tiene lontani dal Regno.
Quel giorno, il tuo giudizio, Gesù, non ammetterà scuse. Non potremo giustificarci dicendo: Non sapevo, non immaginavo, non ti avevo riconosciuto, non mi ero accorto di te… Le nostre parole non potranno coprire la durezza e l’insensibilità, l’egoismo e l’avarizia che hanno ispirato le nostre scelte.
Quel giorno, il tuo giudizio, Gesù, farà entrare nella squadra dei beati uomini e donne considerati lontani dal tuo regno e invece condannerà a restarne fuori quanti hanno pensato che bastassero le loro professioni di fede, i loro gesti devoti.
GOCCE DI MIELE
… il giudizio svelerà la verità profonda della nostra vita quotidiana, il nostro vivere o meno l’amore qui e ora: «Impariamo dunque a meditare su un mistero tanto grande e a servire Cristo come egli vuole essere servito.» – San Giovanni Crisostomo
… il povero che manca del necessario per vivere con dignità è «sacramento» di Gesù Cristo, perché con lui Cristo stesso ha voluto.