15/6: Solennità del Corpus Domini

E’ una delle principali solennità dell’anno liturgico della Chiesa cattolica. Rievoca, in una circostanza liturgica meno carica, la liturgia della Messa in Coena Domini del Giovedì Santo. La data propria della celebrazione è il giovedì dopo la Solennità della Santissima Trinità.

La festa è connessa con le visioni della Beata Giuliana di Mont-Cornillon, che ricevette dal Signore stesso la missione di introdurla nella Chiesa. Una commissione incaricata di ciò dal Vescovo di Liegi approvò la visione.

Tuttavia la festa fu aspramente combattuta all’inizio, e la prima approvazione fu quella del vescovo Roberto di Thourotte nel 1246; l’anno seguente la festa fu celebrata dai Canonici di San Martino a Liegi. Nel 1247, in forza di una costituzione sinodale dell’anno precedente, la festa fu istituita nella diocesi di Liegi. Nel 1252 il cardinal Ugo di San Caro, allora legato pontificio in Germania, la introduceva in tutta la sua circoscrizione; due anni dopo il suo successore, Pietro Capocci, la confermò.

Papa Urbano IV, già arcidiacono di Liegi, sollecitato dal vescovo Enrico di Gheidria e commosso anche dal miracolo di Bolsena (1263), estese la festa a tutta la Chiesa e ne fissò la festa al giovedì dopo l’ottava di Pentecoste; ciò fece con la bolla Transiturus de hoc mundo (11 agosto 1264). La bolla rievoca con discrezione anche le esperienze mistiche di Giuliana, avvalorandone l’autenticità.

Ecco il pane degli angeli,
pane dei pellegrini,
vero pane dei figli:
non dev’essere gettato.
Con i simboli è annunziato,
in Isacco dato a morte,
nell’agnello della Pasqua,
nella manna data ai padri.
Buon pastore, vero pane,
o Gesù, pietà di noi:
nutrici e difendici,
portaci ai beni eterni
nella terra dei viventi.
Tu che tutto sai e puoi,
che ci nutri sulla terra,
conduci i tuoi fratelli
alla tavola del cielo
nella gioia dei tuoi santi.

(rito ordinario dell’Eucaristia)