PROGETTO “TALENTI DISPERSI”

(da “Il Foglio del Vergante”, “L’altra informazione” anno X – numero 22 – ilvergante.com)

Sabato 28 maggio si è concluso il ciclo di studio rivolto agli alunni con carenze scolastiche. L’iniziativa rappresenta uno degli obiettivi del progetto “Talenti Dispersi”, finanziato dal Gruppo “Insieme si può…” attraverso un bando della Caritas Nazionale con fondi dell’8 per mille.
Il progetto aveva come obiettivo principale il sostegno scolastico rivolto a ragazzi delle scuole medie e superiori nell’impossibilità di accedere, dati i costi elevati, a lezioni private.
Il corso, durato cinque mesi, ha visto impegnati giovani con differenti corsi formativi, che hanno saputo rispondere alle esigenze didattiche ed educative
presentate. Gli insegnanti sono studenti universitari o diplomati in attesa di occupazione. Duplice l’obiettivo: fornire un corso gratuito e al tempo stesso dare l’opportunità di un piccolo guadagno a dei giovani motivati e appassionati nell’insegnamento.
Nei fatti, i ragazzi e tre insegnanti (Anna, Daiana e Patrik), si sono incontrati tutti i sabati mattina, dalle 10 alle 12 presso la Casa della Gioventù di Massino Visconti. Per dare la possibilità agli studenti che frequentano le lezioni anche al sabato mattina, a Gignese, Angelica , una studentessa universitaria, ha seguito, il mercoledì pomeriggio due giovani delle superiori, mentre Elisa, neolaureata, lo ha fatto in settimana sempre in cagiò a Massino.
Don Emilio ha dato un notevole contributo, insegnando lui stesso nei momenti di “affollamento”.
Complessivamente i ragazzi che hanno aderito al progetto sono stati dieci, l’età è compresa tra i dieci e i sedici anni, provengono dai paesi dell’Alto Vergante (Gignese, Brovello, Massino V., Ghevio, Invorio); cinque i giovani docenti.
Il gruppo di lavoro ha espresso soddisfazione e interesse, i ragazzi sono grati di avere ricevuto aiuto nella preparazione delle verifiche, interrogazioni, ecc. ma anche per aver vissuto un’esperienza di studio in un clima di condivisione e di sostegno reciproco.
Franca De Poi