14/2: San Cirillo e Metodio

2_euro_CC_2013_Slovacchia14 Febbraio Festa dei Santi Cirillo e Metodio, Patroni d’Europa

Nel mese di febbraio la liturgia ci propone due grandi evangelizzatori: Cirillo e Metodio. Due fratelli, due intrepidi testimoni di Cristo, due santi. I due “Apostoli degli Slavi”. Nel 1980 sono stati proclamati co-patroni d’Europa assieme al grande Benedetto da Norcia, da Giovanni Paolo II.

Cirillo e Metodio sono nati a Tessalonica (Salonicco) verso gli anni 820-830. Il loro padre, un ricco magistrato e funzionario statale, sognava per ambedue una “vocazione” da impiegati statali, con un “posto sicuro” nella burocrazia imperiale. Ma questi la pensavano diversamente. Di temperamento diverso, ben presto anche le loro strade professionali non potevano che divergere. Metodio, il maggiore, assecondò il desiderio del padre per un po’ di tempo, diventando un eccellente amministratore nel governo di una colonia slava in Macedonia. Poi si fece monaco.

Cirillo invece, il più intellettuale dei due, studiò fino a diventare professore di filosofia nella scuola superiore (una specie di università imperiale) di Costantinopoli.
Rifiutò nozze prestigiose e anche incarichi di amministrazione statale. Insegnò filosofia così bene che venne chiamato “il Filosofo”.

Dopo alcuni episodi torbidi a corte, con relativa congiura e assassinio che portarono ad un autentico colpo di stato, Cirillo si ritirò e raggiunse il fratello nel monastero. E così nell’anno 860 i due fratelli si incontrarono e scoprirono una comune “insoddisfazione esistenziale” che solo l’impegno totale per la causa del Vangelo di Gesù Cristo poteva colmare. Diventarono sacerdoti e furono inviati dall’imperatore di Bisanzio tra gli slavi del Mar Nero a predicare il Vangelo. Nel 863 vennero inviati nuovamente a predicare il Vangelo tra gli slavi, questa volta della Moravia. Il principe Rotislavo aveva chiesto infatti sacerdoti slavofoni, che parlassero cioè la lingua slava. Quelle popolazioni, ancora analfabete, finalmente capivano quello che veniva loro annunziato. I due fratelli sono accusati di fomentare un certo nazionalismo, grazie alla lingua slava usata nella liturgia.

Nell’869 Cirillo e Metodio dovettero andare a Roma per “discolparsi”. Adriano II, con decisione saggia e lungimirante, diede sostegno ai due fratelli, approvando l’uso della lingua slava nella liturgia. Cirillo, stanco delle molte fatiche, cadde malato e sopportò il proprio male per molti giorni… E così all’età di 42 anni si addormentò nel Signore, il 14 febbraio dell’869, a Roma. Il papa Adriano II consacrò vescovo Metodio. Metodio morì nell’885 a Velehrad, nella Cekia di oggi.